Karl Blossfeldt e la natura oggettiva
- At gennaio 08, 2015
- Scritto da EleonoraDiMauro
- In Fotografia
0
Ho scoperto Karl Blossfeldt grazie al bellissimo “Storia della fotografia“, documentario a puntate che va in onda, in questi giorni, su Laeffe e che ripercorre molte tappe storiche dell’ottava arte.
Scultore e professore di arti applicate, Blossfeldt fu anche fotografo e in tutta la sua produzione artistica è possibile vedere simboleggiata una fusione perfetta di scienza e arte.
Nella serie di fotografie denominata “Forme artistiche in natura” produsse migliaia di immagini, con le quali istruiva i suoi studenti di disegno botanico sulle forme della natura, con l’obiettivo di affinare la loro percezione estetica.
Composizione rigorosa, oggettività e conseguente taglio con il pittorialismo, ondeggiamenti che sembrano imitare passi di danza, forme preziose come ornamenti: le piante ritratte diventano delle vere e proprie icone organiche.
Sembrano figure nere che si staccano dallo sfondo come attori sotto un riflettore.
Perché mi piace tanto il suo lavoro? Una delle cose che mi colpisce è la sua percezione della natura come fenomeno artistico e sorgente di arte figurativa. Allo stesso tempo, però, scrutata sotto il microscopio da un occhio scientifico, erudito e analizzatore.
Si tratta di due aspetti con cui anche la fotografia naturalistica contemporanea si confronta, accentuando a volte l’uno, a volte l’altro, a seconda del fotografo, del suo stile e del tipo di fotografia naturalistica (conservazionista, di reportage, artistica) a cui si dedica.
Raramente invece ho visto lavori nei quali le due “versioni” coesistevano.
Le foto di Karl Blossfeldt possono essere viste e acquistate qui.
Tutti i diritti sulle immagini di questo articolo appartengono a Karl Blossfeldt.
All rights about images belong to Karl Blossfeldt.
Mi trovi anche qui: